E così mi sono fermato poche ore a casa, dalla mattina alle 6 fino alla sera alle 10. In queste ore sono successe diverse cose, sono stato molto vicino a tua mamma, ho provato una grande gioia quando tu ti sei svegliato e mi hai detto che non vedevamo l’Uomo Ragno insieme da tanto tempo…Poi una nuova partenza, stavolta con te, verso Tokyo.
Peach Airlines, devo scrivermi di non prenotare mai più una low cost a meno di dover rinunciare al viaggio stesso. Comunque due ore e mezza, una dogana veloce (come veloce era stata quella di uscita dalla Cina, nonostante i miei dubbi non si sono posti il problema di chi fossi io per te) e poi un autobus verso l’Hotel. Arriviamo in albergo alle 7 di mattina e mi chiedono di pagare la giornata intera, ma fuori è freddo e tu hai sonno quindi pago ed entriamo in camera. Verso le 8 andiamo a fare colazione, bellissima!! Poi torniamo in camera con l’intenzione di dormire un paio di ore ma (anche col…benestare della mamma) ci svegliamo alle tre del pomeriggio!
L’intenzione era di portarti a vedere un negozio di collezionismo, modelli di treni, che presenta anche una serie di modelli grandi. Controllo l’orario su tripadvisor e siamo ancora in tempo, chiude alle 20! Corsa in Taxi e poi visita al negozio/ esposizione. Io mi aspettavo di più ma sei contento e di meglio non posso davvero chiedere.
Usciamo dopo una mezzora. La zona è abbastanza deserta ma non minacciosa, ogni tanto qualche passante ci incrocia senza davvero notarci, perfino una ragazzina in bicicletta con una gonna corta e senza calze, incurante dei 2 gradi di temperatura! Poi un taxi dorato ci accoglie e ci riporta all’Hotel. Ci infiliamo nella galleria della stazione degli autobus alla ricerca di un ristorante perché hai deciso che vuoi assolutamente il Sushi! Ne troviamo uno che non sembra male ed ordiniamo, Tempura e Soba noodles per me, Pollo fritto per te che all’idea del pollo hai rinunciato frettolosamente al progetto iniziale. La cena scorre veloce con una birra alla spina per me e acqua fredda (che “correggi” con la bottiglietta portata dall’albergo) per te. Alla fine mi rubi i gamberi in Tempura ma il pollo è piccante in qualche punto, ne sputi una parte ma con discrezione!
Edoardo, non so se leggerai mai questo blog, e non credo che se lo facessi, ti ricorderesti di cosa abbiamo fatto insieme un 18 Dicembre di tanti anni fa a Tokyo; c’è però una cosa che io non mi scorderò mai. Non mi vergogno a dire che in questo momento mentre sto per scriverlo mi commuovo. Nel lungo tunnel della fermata degli autobus invece di camminare regolarmente, saltellavi di continuo e facevi delle giravolte; allora ti ho chiesto perché non camminassi normalmente e tu tranquillamente mi ha risposto; “Papà non posso camminare normale, sono troppo felice adesso!” Lo so che è la frase di un bimbo di quattro anni e pochi mesi, ma la porterò sempre nel cuore.